Respirare con Sanremo...
Amici, cosa vi aspetta in questo spazio sanremese, anche in senso lato?!
Il Festival 2021, con le sue serate come sempre un po' matte (pandemia permettendo!!), ci ha ispirati per la "durata" di 7 pagine.
A pag. 8 troverete una piccola foto-music-gallery "maison", a destinazione anche dei lettori francesi!
A pag. 9 salutiamo la grande, storica Milva.
Memo Remigi, con il suo ritrovato buonumore ed il suo compleanno tutto da festeggiare, vi attende al pianoforte a pag. 10 :)
La pag. 11 è dedicata a Franco Battiato i cui brani, curati, attuali e suggestivi, sono senza tempo...
La pag. 12, anche in francese, è dedicata ai nostri mitici Ricchi e Poveri, a partire dall'annuncio, sulle nostre "Flash Infos", della scomparsa di Franco Gatti. Per motivi tecnici, cliccare sul link di pag.11 per la pag.12 (paginazione non più disponibile). Pour raisons techniques, cf. flèche de lien p. 11 pour p.12. Et ainsi de suite (avancez avec la flèche de lien en bas à droite).
La pagina 13 era in gran parte una delle nostre info (del "grand menu"), ed è sinteticamente ma sentitamente dedicata all'"italiano vero" per eccellenza, un monumento della canzone italiana, scomparso... : Toto Cutugno (même succès que pour les "Ricchi e Poveri" cf. page précédente et p.13).
Depuis la page 12, lien avec la page 13 mais aussi avec le Festival de Sanremo 2023. Ma, per un accesso diretto, mais pour un accès direct au Festival 2023, vous pouvez cliquer aussi sur le lien en rouge : potete anche cliccare qui. Pour rappel, si vous voulez, clic aussi sur Sanremo 2022.
Mise à jour, "aggiornamento", avec Sanremo 2024 :)
Piccola precisazione: livello e stile di scrittura adottati cercano di non slittare verso troppa complessità per maggior accessibilità nei riguardi dei lettori francesi. Viceversa, nelle pagine targate FR. potrete trovare anche interi paragrafi di chiarimenti in lingua italiana (o contenuti sull'Italia).
Cari amici italiani che ci seguite o che cominciate a seguirci in questo periodo così difficile, come spesso accade con i titoli, anche il nostro non può che risultare abbastanza riduttivo... Come respirare veramente? Chi ci riuscirà davvero? Le parole non bastano e mai basteranno per descrivere quel che da troppo tempo ormai il pianeta sta subendo. Ma questa "goccia che fa traboccare il vaso", in un mondo già affetto da gravi patologie e follie varie non avrà ragion di noi... almeno sul piano psicologico, intendiamo. In realtà et pour tout vous dire, "Cultura & Salute", col suo sguardo al 100% italiano oltre che cent pour cent français non è del tutto convinto che la scelta di mantenere il Festival sia esattamente quella giusta. Molto probabilmente, alcuni di voi, benché italiani (!), hanno gli stessi dubbi (per non dire dei chiari "no"), e in questi giorni di effervescenza (la parola sembra adatta anche quest'anno, seppur con diversa intensità) si nascondono come possono, mentre già hanno consultato i programmi televisivi e memorizzato le alternative al festival-della-pandemia, che tutti i rischi non si porta via... e così sia.
Ciò detto, infatti, la decisione è presa da molto tempo e mantenuta (abbiamo noi stessi avuto il piacere di annunciarla in prima pagina delle nostre "brèves") anche se un maggiore slittamento (se non annullamento) avrebbe potuto forse essere una valida alternativa, vista l'evoluzione e l'attuale situazione sanitaria un peu partout. Se poi, magari, anche il vostro pensiero è andato all'anno scorso, e al fatto che il meraviglioso 70esimo Festival di Sanremo di Amadeus e Fiorello ha già avuto luogo in piena tradition mentre in realtà i primi casi di Covid si erano registrati non troppo lontano a fine gennaio (certo, senza saperlo)... potremmo dirci che già una volta il male è stato fatto. E che, per di più, ora ci dovrebbe essere consapevolezza.
Parallelamente, e esattamente in ugual misura secondo noi (ma chi può dirlo con assoluta certezza ?), le ragioni per riproporre il Festival, anche nella bellezza delle sue cinque serate, ci sono tutte. A due principali condizioni : niente "contorno" musicale maxi e ultra in tutti i sensi per vie e piazze della città (di cui possiamo rimpiangere qualche più "equilibrata follia" o sfaccettatura) e niente pubblico (che si confermasse il teatro Ariston o meno). Dopo qualche esitazione o semblant d'hésitation, e dopo quache idea simpaticamente bislacca "a forma di nave", queste condizioni saranno assolutamente rispettate. Insieme alle altre ferree regole che il mondo conosce (e che non aveva mai conosciuto in modo così chiaro e comune). Regole che il nostro Amedeo Sebastiani per primo conosce alla perfezione, più e meglio di tutti grazie allo spot anti-Covid e pro gesti indispensabili, da lui prontamente registrato per mamma Rai, impotente consigliera. E questo dato è di buon augurio...
Ma ecco che, a proposito della Rai, appunto, si disegna certamente un'occasione speciale per cercare di ripartire e di far ripartire tutto un universo sospeso (o meglio bloccato) professionalmente e artisticamente. Al contempo, si tratta di osare un (sor)riso condiviso : tutto il talento, la simpatia ed il savoir-faire dei nostri "conduttori bis" conquistano sicuramente in questo senso. A tutto ciò, possiamo aggiungere il carattere - ma forse dovremmo dire la natura - degli italiani, qui explique tout. E che non escude assolutamente, come può sembrare, la massima serietà di fronte a certe situazioni o a certio argomenti. Les italiens peuvent se montrer à la fois très joyeux et profondément sérieux si besoin. Il faut savoir comprendre leur bonheur, ou plutôt leur insouciance souvent bien placée ou justifiée pour un temps donné (en temps de pré-pandémie déjà). Cosa può ancora spiegare questa scelta (oltre, magari, anche a motivi tecnici, e semplicemente di contratto)? Naturalmente, la qualità di una manifestazione più che completa. Una kermesse che, al di là di apparenze o mediatiche ridondanze su frivolezze anch'esse "necessarie", si è distinta nel tempo (sette decenni ormai!) grazie alla qualità delle canzoni e ad alti momenti di spettacolo e di parola. Sapendo così farsi portavoce con leggerezza e con altrettanta serietà del costume e del sentimento collettivo. Ma anche facendo opera di educazione o sensibilizzazione, a volte semplicemente tramite un'intensa o innovativa interpretazione. Questa "Sanremo story" sarebbe la nostra "Sanremo tout court", su cui ci soffermeremo appena possibile, famoso traguardo oblige (ora concentriamoci su questa edizione, anche se già non mancheranno piccoli riferimenti a successi precedenti... eccone già nel paragrafo che segue...).
Pronti a spiccare il volo, dunque, "nel blu dipinto di blu", dalle nostre pareti inondate di sole quasi primaverile (dopo il gran freddo) e di fantasia? Lasciandoci fuori ansie, paure, e tornando con la mente alla normalità di quando, fino all'anno scorso, eravamo tutti ignari e felici (o contenti). Anche se già, ad esempio, non era poi scontato per i giornalisti cantare e ballare in piena sala stampa "Occidentali's Karma" insieme a Francesco Gabbani. O per la platea dell'Ariston (che sappiamo essere stata molto meno permeabile), muoversi così bene (moglie di Amadeus compresa, Giovanna) al ritmo del pot-pourri degli amatissimi Ricchi e Poveri. Un momento indimenticabile che l'odierna tragedia ha reso particolarmente commovente. Ed un gruppo storico e mitico, che l'anno scorso aveva fatto, in quattro, il suo grande ritorno-"réunion" - scriviamolo in francese -, e che da poco ha visto uscire il suo doppio album (quello bloccato per la pandemia!), che include la partecipazione di José Feliciano per i cinquant'anni della splendida "Che sarà".
Et maintenant... e visto che il nostro pensiero ci ha portati alle canzoni... se, invece di indicare gli ospiti o l'organizzazione d'ensemble, che facilmente già conoscete o che potete subito conoscere (a portata di clic) cominciassimo proprio dalle canzoni in gara? Certo, anche quelle sono delle "info" da trovare in modo indipendente, se vogliamo, ma... ce n'est pas du tout pareil. La soggettività di Sanremo sta innanzitutto nelle canzoni. Non perdiamo di vista le but premier (ed è quel che ad ogni Festival, puntualmente si ricorda, finendo ovviamente col vincere la scommessa!). Dei brani tutti da ascoltare e da giudicare nel miglior senso del termine. Cioè in modo costruttivo, ragionevole, a volte istintivo... ma sempre con profondo gusto e sincerità. Confrontandosi con le opinioni degli esperti, lasciandosi influenzare o mantenendo le proprie posizioni, ben motivate. È questo lo spirito di Sanremo. Ed è anche la pazienza e la voglia di ascoltare più volte lo stesso brano, per poi cambiare idea, magari, du tout au tout!
Insomma, anche noi di "Culture & Santé" non abbiamo potuto fare altro (ritrovando già la magia di Sanremo) che documentarci al meglio, e seguire quel racconto prefestivaliero fatto di aperti sorrisi, anticipazioni di canzoni o altro... A prestissimo dunque, per dedicarci alle canzoni, oltre che per ascoltare... ma questa è una sorpresa :)
Precisazione n°2: Anche Sanremo ha qualche piccolo (e a volte più grande) difetto, come ogni altra grande e complessa manifestazione che si rispetti, ovunque essa si trovi! "Culture & Santé", al di là di qualsiasi mediatizzazione, ha deciso di parlarvi solo di quel ci piace di più, a qualsiasi livello: sappiamo che su Sanremo (e su tutto ormai, certo!), troverete o approfondirete ciò che vorrete. E che su "Culture & Santé" potremo proporvi il nostro sguardo, e tutta la nostra voglia di far conoscere ed apprezzare molti italianissimi (o bellissimi, a prescindere) aspetti del Festival ai nostri amici francesi. Anche quando la nostra manifestazione si svolge in un momento a dir poco feroce. I messaggi importanti, sottoforma di canzoni ed interventi, non mancheranno (accanto al tema dominante, ed ora ancor più essenziale, dei sentimenti e dell'amore).
Questa volta, illustriamo à la fin (anche con una nostra invenzione, sentita ma un po' stramba... se non vi va di leggererla, guardate pure direttamente la foto di via Matteotti, e ricordate quelle luminarie, di solo un anno fa, così belle, originali e ben realizzate!!). A proposito, chissà se, a partire dalle "foto di anteprima", i nostri lettori francesi hanno indovinato tutti i nomi dei cantanti di Sanremo in questione (nella parte francese corrispondente a questa nostra pagina)? Per una volta, non avevamo indicato le soluzioni, per un'eventuale ricerca personale...
Sanremo 2021 spiegato ai bambini :
C'era una volta - no, accidenti, c'è sempre - un bruttissimo virus, ma quello esiste da "poco", cioè : esiste da poco così grande, grosso e cattivo nelle sue azioni. Un virus che anche quando si fa piccolo piccolo, può far molto male, malissimo, tanto che non puoi più respirare!! [Ma chi di voi ha osato spiegarlo un po' così, subito, ai suoi figli piccoli? Poi la "favola" è un po' più dolce]. Però c'era una volta anche un teatro coraggioso, il teatro Ariston, anche se dietro le quinte era proprio stretto stretto, per una pandemia (e anche per un'epidemia). Questo teatro, invece, è ben presente da tantissimo tempo, e conosce a memoria i 70 anni del Festival, quindi non può invidiare troppo il Casinò, elegante con i suoi soldoni. Ciò nonostante, Mister Ariston, intelligente, sensibile e un po' furbo come lo ha sempre voluto il Signor Vacchino, suo accorto proprietario, pensa, ripensa e decide: « Non si sa mai, prima che questa schiera di indecisi si decida a fare il Festival da qualche altra parte, ora io mostro a tutti le date del 21esimo Sanremo sulla mia bella e inconfondibile facciata. Mostro e dimostro chi sono encore une fois. Perché virus o non virus... "non esiste proprio": con tutti i grandi come, in tempi passati e recenti, che hanno energicamente e gentilmente cantato grazie a me e quasi insieme a me (conoscete la mia perfetta acustica?), non posso permettere che mi zittiscano, e che mi lascino triste e solo in un momento di così grande festa (in tempi normali)! Gli altri teatri e cinema poi, mi fanno una gran pena, non hanno proprio nessuna occasione per rinascere. Io invece conosco benissimo Ama, che condurrà anche meglio dell'anno scorso, con grande classe e coscienza... E potrò lasciarmi coccolare da Gaetano Castelli, che ancora una volta - magnifico - saprà occuparsi di me (anche se, modestia a parte, saprei perfettamente adattarmi a tutto e a tutti!).
Sigh, scusate, ora già piango però! Sarò anche un teatro con l'anima di un fanciullo, ma ne ho sentite di cose brutte in questi giorni, dalla pochissima gente a spasso per via Matteotti. E in fondo, anch'io posso capire. È vero, Ama (sempre Ama), ma anche Fiorello-Fiore, dicono che tanto, non fare Sanremo non sarebbe bastato a far riaprire ristoranti, luoghi di incontro eccetera. Ma dire ok a Sanremo, anche facendo molta attenzione, sempre secondo le regole, non rischia comunque di far passare il virus e di farci ammalare di più ?!!... ah sì "contagi", che brutta parola, anche se so che non è la peggiore. Mi ricordo di una bambina vispa ma anche molto tranquilla... si sedeva sempre in prima fila nel mio cinema Ritz... Quando, a volte, c'erano morti in un film, diceva sempre che tanto nessun problema, non erano mai molto gravi. Che poi, almeno riguardo attori e finzione, aveva anche ragione. Io la sentivo: convintissima, voleva molto brevemente ma efficacemente consolare i suoi vicini di poltrona, divertiti. Poi sorrideva... Anch'io voglio poter nuovamente sorridere, e ridere, ospitare, custodire e far risuonare (ma anche cantare!) le canzoni e le parole più intense, da portare alla luce nonostante tutto. Ma voglio soprattutto poter credere che quest'incubo mai e poi mai immaginato finirà al più presto. Intanto, per Sanremo 2021, sarò d'aiuto ma, spero, senza nessuna conseguenza (o troppe conseguenze...). Tra un silenzio e l'altro, e tra pause di riflessione, non dimenticate di esprimervi su tutto ciò, con la musica e non "solo", sempre con testa e cuore. Per sentirci uniti più che mai. Buon Festival a grandi e piccini. E abbiate sempre cura delle canzoni, dei cinema, degli amici teatri come me, delle biblioteche... Abbiamo bisogno dell'ossigeno dell'aria quanto del loro ossigeno ».
Ed ora, "girate" pagina: come dicevamo, occhio alle canzoni!!