I GIOVANI E LA POESIA

 

Si sa, una trasmissione come "Uno mattina in famiglia" è capace sia di distrarre che di trasmettere preziosi contenuti alle nuove generazioni. Il 28 febbraio scorso, non ci siamo lasciati sfuggire una bella riflessione sul peso e l'incidenza della poesia, classica ma anche moderna, sui nostri giovani (chi vorrà approfondire potrà sempre farlo leggendo e interessandosi a ciò che in questo accomuna - o allontana! - ragazzi italiani e ragazzi francesi).

Come specificato nella pagina francese corrispondente, abbiamo trascritto le risposte degli esperti - Stefano Pieri ed Andrea Di Consoli -  a favore dei nostri lettori d'oltralpe, e questo non può che aggiungere chiarezza anche per chi è italiano :) Una conclusione italo-francese vi aspetta alla fine di queste intervistine, fatte a due appassionati in materia, rispettivamente uno psicologo della strada ed uno scrittore e critico letterario. Se siete insegnanti, potrete poi aggiungere il vostro parere in materia, in base a quanto osservato e, perché no, farci sapere le vostri impressioni in proposito (mai dimenticare la nostra pagina "Contatto").

Si parte allora con Stefano Pieri, interrogato da Monica Setta, che poi rivolgerà un'altra domanda ad Andrea Di Consoli.

 

M. Setta : - Allora Stefano, partiamo da te... Perché leggere o ascoltare una poesia a volte provoca un effetto benefico? Cosa fa scattare nel nostro animo?

S. Pieri : - La scienza ancora non lo ha capito, la psicologia sì, che è anch'essa una scienza ma non si riferisce alla neurologia e a tutti i processi psichici superiori relativi al cervello. In gioco ci sono emozioni importanti che probabilmente sono legate ad un aspetto inconscio. C'è tutta una parte che non conosciamo di noi. E nella misura in cui questa va ad essere evidenziata attraverso dei contenuti semantici che la poesia esprime, probabilmente ci emozioniamo. Quindi c'è tutta una parte inconscia e inconsapevole che viene fuori.

M.S. : - Che stimolata dal linguaggio poetico fa emergere la nostra parte interiore più viva.

 

Stefano pieri

Stefano Pieri a "Unomattina"

 

M. S. : - Allora Andrea Di Consoli, a proposito dei nostri figli, sicuramente non leggono Leopardi su Instagram, però su Instagram cioè sui social network da loro molto seguiti, vanno a cercare giovani poeti. Secondo te perché? Come ti spieghi questo fenomeno? Un amore per la poesia c'è, ma non per i classici?

A. Di C. : - Beh la poesia è un dato universale del genere umano, quindi c'è sempre stata e sempre ci sarà. Seguo abbastanza i social, sono abbastanza attento a quel che accade. Oggi sui social vedo una poesia che ha anche una tradizione illustre alle spalle. Una poesia che potremmo definire didascalica. Cioè una poesia che sostanzialmente dà delle risposte. Ha delle certezze ed è una bussola per orientarti nel mondo, soprattutto nel campo dell'amore. Su questo terreno è chiaro che le persone, non solo o giovani, anche noi adulti, abbiamo bisogno di risposte facili e di scorciatoie. La poesia, la grande poesia solitamente non dà risposte facili. La poesia è il regno della complessità.

M. S. : - Apre dei dubbi.

A. Di C. : - Esattamente. Quindi io non ho niente in contrario rispetto a questa poesia aforistica e un po' epigrammatica ma soprattutto didascalica cioè che dà delle facili soluzioni, no...?

- Una poesia "prêt à porter".

- Sì, e questo da un lato mette in circolazione nomi di poeti che altrimenti rimarrebbero in un circuito chiuso, e quindi questo è positivo. Dall'altro invito sempre tutti a considerare la poesia un territorio fatto di complessità linguistica e anche concettuale. Perché per esempio sul tema amoroso io vorrei dire questo: che spesso noi abbiamo bisogno di frasette che ci dicono "se non ti ama lascialo stare non ti merita meriti di più", tutte frasette diciamo... La verità è che la grande poesia per esempio delle origini, quella del Duecento, la poesia provenzale, la poesia siciliana del Duecento è una poesia in cui la donna amata era sempre distante, era irraggiungibile, era quasi un sogno, una chimera.
Cosa significava questo? Non che quei poeti fossero sfortunati, ma che il possesso non è possibile in amore.

 

Andrea di consoli scrittore

Andrea Di Consoli a "Unomattina"

 

Per riformulare, aggiungere e concludere, pour reformuler, ajouter et conclure... 

Stefano Pieri sottolinea il lato misterioso della poesia, quello che parla al nostro inconscio emozionandoci, e quindi coinvolgendo sempre tutte le generazioni. Ce lo dice la psicologia, che è la scienza del sentimento, ma possiamo capirlo anche in modo empirico sapendo che proviamo spesso qualcosa di soggettivo, di singolare, che risuona con la nostra esperienza individuale, leggendo dei bei versi, antichi o moderni (anche se si osserva tra i giovani una preferenza per i poeti contemporanei come, per aggiungere un esempio, Giorgio Caproni, che tanto piace a noi (ce ne siamo già occupati) come ad un cantautore quale Gino Paoli (lui stesso vero e proprio poeta in musica moderno, di cui abbiamo parlato in una delle nostre "balades". Non dimentichiamo che anche le più belle canzoni possono anche essere qualificate come poesie e che la poesia cantata e suonata, nel Rinascimento, ha avuto grande successo...). 
 

Stefano Pieri souligne le côté mystérieux de la poésie, celui qui parle à notre inconscient, en réveillant nos emotions, donc en impliquant toujours toutes les générations. La psychologie nous le dit, en tant que science du ressenti, mais nous pouvons le comprendre aussi de manière empirique quand on a conscience que l'on ressent quelque chose de subjectif, de singulier, qui résonne avec notre expérience individuelle. Et ceci se produit en lisant de beaux vers, anciens ou modernes. Ceci dit, l'on observe néanmoins chez les jeunes (en général) une préférence pour les poètes contemporains comme, pour ajouter un exemple, Giorgio Caproni, dont "Culture & Santé" s'est déjà occupé. Un poète qui nous plaît beaucoup, et qui plaît autant à un chanteur-auteur-compositeur tel que Gino Paoli (lui-même véritable poète en musique contemporain, dont nous avons parlé dans une de nos balades. N'oublions pas que les plus belles chansons aussi peuvent être qualifiées comme de véritables poésies, et qu'à la Renaissance les poésies des troubadours ou poètes de cour étaient bel et bien chantées et jouées...).
 

Lyre


Possiamo dire che la poesia dei social è più accessibile oltre che prediletta, dai giovani? Andrea Di Consoli non risponde esattamente alla domanda, ma ricorda che la poesia è sempre esistita, e che quella che vediamo su internet oggi è spesso spiegata, in un'ottica didattica. In altre parole da sempre la poesia contiene qualcosa di misterioso, di difficile da capire e carpire... In rete, si può certo capitare su poesie più facili, che spesso corrisponodono a quelle dei poeti contemporanei (ma il contrario è anche vero...) che così guadagnano maggior visibilità ed è una cosa buona. Ma l'essenza, la vera natura della poesia sta proprio nella sua complessità, che bisogna sempre cercare di capire. Possiamo aggiungere che è sempre utile oltre che gradevole distinguere qualche costante della poesia classica e del suo linguaggio particolare, rispetto ai modi della poesia moderna. Ma pur sempre senza dimenticare che la poesia, più di ogni altro genere, è l'espressione di un individuo particolare, di cuori solitari, pensierosi o innamorati, che desiderano esprimersi diversamente (e rivolgendosi al nostro profondo sentire, come già indicato da Stefano Pieri).


La poésie des réseaux sociaux, est-elle plus accessible, est-elle préférée par les jeunes? Andrea Di Consoli ne répond pas précisément à cette question, mais il rappelle que la poésie a toujours existé, et que celle que l'on voit sur internet aujourd'hui est souvent expliquée, dans une optique didactique. Car la poésie, par tous les temps, contient quelque chose de mystérieux, de difficile à percer. On peut bien sûr tomber sur des poésies plus faciles sur la toile, qui correspondent d'ailleurs souvent à celles de poètes contemporains (mais le contraire est tout aussi vrai...), qui gagnent ainsi en visibilité et tant mieux, mais l'essence de la poésie est dans sa complexité, qu'il faut toujours essayer de comprendre. On peut ajouter qu'il est indiqué et agréable aussi de distinguer quelques constantes de la poésie classique et de son langage particulier, des manières de la poésie moderne, sans pour autant oublier que la poésie, plus que tout autre genre, est l'expression d'un individu particulier, d'un cœur solitaire, pensif et/ou amoureux, qui veut exprimer les choses autrement (en parlant à notre intériorité, comme le disait Stefano Pieri).

Volendo concludere, potremmo dire che la difficoltà non ci deve spaventare, anzi. Più ci alleniamo ad accettarla e ad affrontarla, più capiremo simboli e metafore, e più saremo soddisfatti del lavoro svolto, avendo colto il messaggio del poeta e l'essenza stessa della poesia. In realtà questo è un discorso che vale con ogni opera (eccetto versi o testi troppo enigmatici!), con ogni lavoro di scrittura (romanzo ecc.) che non sia immediatamente accessibile e/o che introduca (dei bei) dubbi nella mente. La poesia d'amore poi, è spesso poesia dell'incertezza, almeno riguardo l'amore corrisposto. Si tratta di un lirismo in parte sospeso, spesso non compiuto e (anche) per questo affascinante. L'ideale è che, al di là delle differenze, tutte da studiare, i giovani possano avere lo stesso piacere nel decifrare una poesia classica e nel cogliere allusioni e particolarità di componimenti più recenti. Perché in fondo la poesia è una e richiede da parte del lettore la stessa attenzione e delicatezza di chi ne è autore. 

En voulant conclure, nous pourrions affirmer que la complexité ne doit pas nous faire peur, bien au contraire. Plus on s'entraîne à l'accepter et à l'affronter, plus l'on comprend symboles et métaphores, et plus l'on sera satisfait du travail accompli. Car l'on aura perçu le message du poète et l'essence même de la poésie. En réalité ce discours est valable avec toute sorte d'œuvre (exception faite pour des vers ou des textes trop énigmatiques !), c'est à dire avec tout travail d'écriture (roman etc.) qui n'est pas immédiatement accessible et/ou qui introduit de jolis doutes en notre esprit. Quant à la poésie amoureuse, elle est souvent une poésie de l'incertitude, au moins en ce qui concerne la réciprocité des sentiments. Il s'agit d'un lyrisme quelque part inachevé, souvent non abouti, et pour cela (aussi) fascinant. L'idéal est que, par delà les différences, à étudier comme il se doit, les jeunes puissent ressentir le même plaisir en déchiffrant une poésie classique ou en percevant allusions et originalités typiques de compositions plus récentes. Car au fond il n'y a qu'une poésie, qui requiert de la part du lecteur la même attention et délicatesse montrés par son auteur.

 


 

Pour les lycéens mais pas seulement : "90 poèmes classiques et contemporains", chez Magnard.

E come non ritrovare sul web "Le 25 poesie italiane più belle di sempre"? Classiche e moderne, anche spiritose: vi raccomandiamo l'inaspettata, divertente "La tartaruga" di Trilussa ;) Vedasi anche i link proposti... facendo sempre astrazione della pubblicità!

E ancora, se volete, "return" alle nostre altre pagine dedicate alla poesia, con esempi francesi, italiani ed oltre :)

A risentirci ai prossimi extra, amici! / à la prochaine chers lecteurs !