"Un divano a Tunisi" di Manèle Labidi
Un film solare e salutare
 

... (anche) per capire il valore terapeutico della parola

Per visualizzare la totalità delle illustrazioni, oltre che per i link qui solo sottolineati, si rinvia alla versione originale francese (menu orizzontale FR. / IT.). 
I principali link comunque disponibili in queste pagine tradotte in italiano corrispondono alle parole in rosso, come nella stesura originale, e possono talvolta differire da quelli della versione francese (che comprende anche link italiani).

Se per caso, cari amici, avete visto (distribuzione troppo rara in Italia) il film di cui sopra... e se magari siete a conoscenza del contenuto iniziale dei nostri "Carnets" o "Quaderni", dedicati proprio a "Un divano a Tunisi", di Manèle Labidi (cf la nostra "cine uscita post biblioteca" in una città tutta da indovinare), forse avrete voglia di tornare sull'argomento...
Questa bellissima commedia sociale e terapeutica tunisina, uscita in Francia il 12 febbraio 2020 (ovvero un mese prima che questa nostra burrasca sanitaria fosse ufficializzata), è tornata sugli schermi in questo periodo (e potrete senz'altro procurarvi questo film grazie alla rete...). Vi invitiamo a seguire l'intervista alla regista, del 19 giugno 2020 per Arte Guide TV. 
Ma forse preferite, anzitutto, una piccola "rassegna stampa", tutta immagini e dolcezza, magari sulle note di "Città vuota" di Mina ?
Tenendo presente che, per il programma TV e rivista culturale "Télérama", questa terapia artistica è anzitutto « una saporita commedia all'italiana » (se avete visto il link precedente poi, conoscete i gusti della regista in proposito) vi basterà cliccare sulla nostra immagine (cf testo originale)...

C'è di più : Manèle Labidi e Golshifteh Farahani (rispettivamente regista e attrice protagonista), sono le « meravigliose » ospiti - come dice il giornalista - del canale culturale "TG5 Monde". Un bellissimo incontro, che è anche un link tutto da seguire. 
 

E poi, cari amici innamorati del cinema e del Sud... per voi i link qui di seguito:

- Una Tunisia psicanalizzata (che "Cultura & Salute" ha molto gradito, da scoprire...).

- Interessiamoci ora al cinema del Marocco, e a quello che pone al centro dell'attenzione la donna. Vi suggeriamo questo clic su France Culture (radio francese di primo piano, con France Inter) e sulle sue interviste incrociate e approfondite a Manèle Labidi e a Maryam Touzani. Quest'ultima è la regista di "Adam", ricompensato al Festival di El Gouna (stella di bronzo 2019). Film egiziano, questo, altrettanto intenso, e più drammatico (anche questo film, come "Un divano a Tunisi", fa il suo ritorno sul grande schermo e come DVD...).

- il Maghreb al cinema: qualche esempio di trailers

- Società del Maghreb: 7 film da vedere o rivedere (tra cui "Halfaouine", di Ferid Boughedir, 1990).

- Menzione speciale per... "Palazzo Yacoubian", film egiziano di Marwan Hamed, tratto dal romanzo omonimo, scritto da Alaa El Aswany.

E, a proposito di Egitto, lo sapevate? El Aswany, uomo e dentista del Cairo, ha pubblicato a giugno scorso, per le edizioni Actes Sud, "Il sindromo della dittatura". Pagine in cui, mettendo in guardia anche i paesi occidentali, con lucidità e speranza conduce «un'analisi clinica» di questo tipo di regime. Che è sia sistema ideologico, sia realtà persistente ed insostenibile per molti popoli. Riferendosi a quest'opera, "Les Matins" di France Culture concentrano riflessioni e "débats" (dibattiti) su una domanda che secondo "Culture & Santé" (e secondo voi sicuramente) è drammatica quanto fondamentale: «Pandemia: una manna per i nostri dittatori?». Cliccare per leggere e archiviare i contenuti Actes Sud/France Culture.

Da un film a un libro : se si vuole e, naturalmente, se si può, non è certo la materia per riflettere a mancare !
 

Arrivederci, amici italiani e francesi... "Inch'Allah" in Pace, Cultura & Salute 

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